Backup e WiFi: pro e contro

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Traduzione e adattamento a cura di Naonis dell’articolo apparso nel sito del produttore al seguente link

Il Wi-Fi è un insieme di protocolli che consentono la creazione di reti wireless, definiti nello standard 802.11 IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers). Anche se non c’è bisogno di dirlo: Il Wi-Fi è estremamente comodo, soprattutto dove sarebbe difficile collegare il PC  con un cavo di rete. Ciò sa sì che i backup delle postazioni di rete in casa o in alcuni uffici siano spesso eseguiti tramite Wi-Fi che, sebbene sia più comodo, presenta diversi svantaggi rispetto a un backup eseguito tramite una connessione di rete cablata.

Cos’è il WiFi e come funziona?

Dal momento che il Wi-Fi è diffusissimo, risulta ormai intuitivo a tutti a cosa serva. Può essere utile, però, andare un po’ a fondo e definire esattamente cos’è e come funziona il Wi-Fi. In questa primo paragrafo dell’articolo cercheremo di entrare un po’ più in dettaglio e di spiegare sommariamente il funzionamento del Wi-Fi. Se volete leggere direttamente la parte su “Backup e  Wi-Fi”, siete liberi di andare subito a al paragrafo successivo.

Il Wi-Fi consente di creare reti wireless utilizzando le radiazioni elettromagnetiche. Si tratta delle stesse onde elettromagnetiche che ci permettono di vedere la luce visibile o di cuocere i cibi al microonde. Gli effetti e le applicazioni delle radiazioni elettromagnetiche dipendono dalla loro frequenza e, poiché sono inversamente correlate, dalla lunghezza d’onda. Il Wi-Fi utilizza una parte dello spettro elettromagnetico nota come onde radio, che occupano una gamma dello spettro elettromagnetico da 3 KHz a 300 GHz. Si tratta di onde a energia relativamente bassa che vengono spesso utilizzate per trasmettere informazioni in modalità wireless. Le onde radio sono utilizzate per molti scopi, dalla trasmissioni radio in AM e FM alle reti cellulari, dalle trasmissioni televisive alle reti Wi-Fi. Modificando le proprietà dell’onda, possiamo trasmettere con essa dei dati. Un esempio è la modulazione della frequenza per trasmettere il segnale audio nella radio FM e l’ampiezza dell’onda per la radio AM. Il ricevitore quindi riconverte questi cambiamenti nel le proprietà dell’onda nel segnale audio trasmesso. Con questo principio funziona anche il Wi-Fi. Questo processo è noto come modulazione e, anche se non tratteremo la modulazione in questo articolo, si tratta di un argomento interessante e consigliamo la lettura di questo articolo del blog di Cisco Meraki per ulteriori informazioni.

Come accennato in precedenza, il Wi-Fi non è un unico protocollo, ma in realtà è una famiglia di protocolli definiti nello standard IEEE 802.11.
I protocolli che compongono il Wi-Fi sono indicati nella tabella che segue.

Standard Nome Banda Velocità massima Data di lancio
802.11b Wi-Fi 1 2.4 GHz 22 Mbps 1999
802.11a Wi-Fi 2 5 GHz 54 Mbps 1999
802.11g Wi-Fi 3 2.4 GHz 54 Mbps 2003
802.11n Wi-Fi 4 2.4/5 GHz 600 Mbps 2008
802.11ac Wi-Fi 5 5 GHz 1300 Mbps 2014
802.11ax Wi-Fi 6 2.4/5 GHz 3200 Mbps 2019
802.11ax Wi-Fi 6E 6 GHz 3200 Mbps 2020

Il protocollo utilizzato per la trasmissione dipende da quelli effettivamente supportati dai dispositivi che stanno comunicando tra loro. Quando si acquista un dispositivoWi-Fi, è necessario verificare i protocolli supportati dal dispositivo. I protocolli supportati possono essere elencati come versione del protocollo (802.11) o più semplicemente col numero di versione Wi-Fi. Di seguito è riportato un esempio delle informazioni visualizzate per un router:

L’esempio successivo mostra i protocolli supportati per il telefono cellulare Samsung S20, tratti dalle specifiche S20 che si trovano sul sito del produttore cliccando qui:

Il telefono cellulare e il router di cui sopra sarebbero in grado di comunicare utilizzando i protocolli 802.11a, b, g, n e ac. Ma poiché il router non supporta l’802.11ax, il telefono e il router non sono in grado di comunicare utilizzando questo protocollo.

È inoltre importante ricordare che il Wi-Fi a 2,4 GHz e a 5 GHz non possono mescolarsi, tuttavia la maggior parte dei dispositivi è “Dual-Band”, ovvero può utilizzare sia il protocollo Wi-Fi a 2,4 GHz che quello a 5 GHz o un protocollo come l’802.11n che supporta sia i 2,4 GHz che i 5 GHz. Un dispositivo che supporta esclusivamente i protocolli Wi-Fi a 5GHz non è in grado di comunicare con un dispositivo che supporta esclusivamente i protocolli a 2,4GHz.

Ciò fa sorgere la domanda: cosa sono i 2,4GHz e i 5GHz e cosa influenzano? Il GHz o gigahertz si riferisce alla frequenza dell’onda utilizzata. La frequenza è il numero di cicli (il numero di onde complete che passano da una cresta all’altra o da una depressione all’altra in un determinato punto) che si verificano al secondo. Un’onda a 10Hz ha 10 cicli al secondo, un’onda a 10 MHz ha 10 milioni di cicli al secondo e un’onda a 10 GHz ha 10 miliardi di cicli al secondo, quindi un’onda a 2,4 GHz ha 2,4 miliardi di cicli al secondo e un’onda a 5GHz ha 5 miliardi di cicli al secondo. La cosa principale da tenere in mente è che più alta è la frequenza, più informazioni possiamo modulare e trasmettere nello stesso periodo di tempo. Ecco perché il Wi-Fi a 5GHz ha una velocità di trasferimento maggiore rispetto al Wi-Fi a 2,4GHz.

Sebbene non sia importante per questo articolo, dato che ci occupiamo principalmente della frequenza dell’onda trasmessa, ricordano che la lunghezza d’onda è inversamente proporzionale alla frequenza dell’onda. Utilizzando la calcolatrice di omnicalculator possiamo scoprire la lunghezza d’onda delle onde a 5GHz e 2,4GHz:

Come si può notare, maggiore è la frequenza dell’onda, minore è la lunghezza d’onda.

La prossima parte importante del Wi-Fi che tratteremo è quella relativa ai canali.
Ogni banda Wi-Fi è suddivisa in canali, la cui ampiezza e il cui numero dipendono dalla banda utilizzata e anche dal luogo in cui ci si trova, dato che alcuni Paesi limitano l’accesso ad alcuni canali.

Per il Wi-Fi a 2,4 GHz esistono 14 canali, 11 dei quali sono disponibili per l’uso pubblico negli Stati Uniti d’America e 13 in Europa. I canali della banda a 2,4 GHz sono larghi 22 MHz e vanno da 2412 MHz a 2484 MHz; di conseguenza, vi è una notevole sovrapposizione tra i canali. Quando i dispositivi trasmettono sui canali che si sovrappongono, il segnale di un canale può passare a quello successivo, riducendo la qualità del segnale per ciascun canale. In generale, si consiglia di utilizzare i canali 1, 6 e 11 per evitare la sovrapposizione e quindi le interferenze tra canali adiacenti. Tuttavia, questo può portare a un altro tipo di interferenza, nota come “interferenza di co-canale” (CCI). L’interferenza di co-canale si verifica quando molti dispositivi cercano di trasmettere sugli stessi canali di frequenza. Ad esempio, se un’area trafficata come una stazione ferroviaria utilizza solo i canali 1, 6 e 11, molti dispositivi cercheranno di comunicare sugli stessi canali a 20 MHz. Questo aumenta il tempo di attesa per ogni dispositivo, poiché i dispositivi attendono in coda che il canale sia libero. Per questo motivo il Wi-Fi può apparire lento nelle aree affollate dove molti dispositivi utilizzano gli stessi canali. Questo problema può essere attenuato utilizzando punti di accesso wireless rispetto a una connessione cablata o aumentando il numero di canali utilizzati.

Lo standard 802.11n (Wi-Fi 4) consente di unire due canali da 20 MHz in un canale da 40 MHz per aumentare la velocità di trasferimento dei dati; lo svantaggio di questa soluzione è che riduce ulteriormente il numero di canali non sovrapposti e aumenta le interferenze da altri canali. Dal momento che il numero di canali disponibili è effettivamente ridotto, aumenterà anche l’interferenza dei co-canali.

Per il Wi-Fi a 5GHz i canali disponibili vanno da 36 a 165. È importante notare che la disposizione dei canali a 5GHz è leggermente più complicata rispetto alla banda a 2,4GHz; questo articolo contiene un elenco completo dei canali a 5GHz. E importante notare che sulla banda a 5GHz i canali possono essere larghi 20MHz, 40MHz, 80MHz o 160MHz, senza sovrapposizioni tra i canali in nessuna delle larghezze. Grazie alla mancanza di canali sovrapposti, l’interferenza dei canali adiacenti non influisce sul Wi-Fi a 5GHz.

Abbiamo così trattato brevemente le nozioni di base da valutare quando si utilizza il Wi-Fi: i canali, la frequenza e la lunghezza d’onda e il modo in cui questi si riferiscono alla velocità e alla copertura del segnale Wi-Fi. Queste informazioni forniscono alcune informazioni di base per l’esecuzione di backup tramite Wi-Fi.

Backup e Wi-Fi

Dopo aver illustrato il funzionamento del Wi-Fi, possiamo applicarlo all’esecuzione di backup tramite Wi-Fi. Dopo aver letto la sezione precedente, potrebbero esservi sorte delle domande del tipo: è meglio 5GHz o 2,4GHz per l’esecuzione di backup, cosa può causare il fallimento dei miei backup tramite Wi-Fi e come posso risolvere questi errori?

Cosa può causare il fallimento dei backup? Come abbiamo detto, ci sono diversi fattori che possono causare il deterioramento del segnale Wi-Fi. Dall’interferenza del canale adiacente all’attenuazione dovuta alla distanza o agli ostacoli. Se il backup non è riuscito a causa di un errore di rete, si riceverà un messaggio di errore simile a quello riportato di seguito:

Backup interrotto! – Operazione di scrittura non riuscita – Si è verificato un errore di rete imprevisto.

Questo è il primo indizio del fatto che la connessione di rete tra la sorgente  e la destinazione potrebbe essere la responsabile del problema. Tuttavia, è importante ricordare che anche altri fattori possono essere la causa di errori di rete, tra cui guasti all’interfaccia di rete, guasti hardware sulla destinazione e persino driver di rete non aggiornati. È importante implementare le procedure di risoluzione dei problemi per individuare esattamente il punto in cui si verifica l’errore.

Come posso risolvere questi errori?
Il primo passo che consigliamo per la risoluzione degli errori di rete durante il backup tramite Wi-Fi è di passare a una connessione cablata. Se il backup viene eseguito correttamente con la connessione cablata, si è riusciti a individuare la causa del problema. In questo caso, potrebbe essere necessario apportare modifiche alla rete wireless se si desidera che il backup riesca anche tramite Wi-Fi. Ad esempio, si potrebbero spostare la sorgente e la destinazione più vicini al punto di accesso wireless o addirittura acquistare degli estensori del segnale Wi-Fi per assicurarsi che il segnale sia sufficientemente forte da consentire l’esecuzione del backup. Se si sta tentando di eseguire il backup utilizzando la banda a 5GHz, si dovrebbe tentare anche il backup utilizzando la banda a 2,4GHz, ove possibile.

Devo usare il Wi-Fi a 2,4GHz o il Wi-Fi a 5GHz?
La risposta a questa domanda è: dipende. Come abbiamo detto in precedenza nell’articolo, la banda a 2,4 GHz offre una copertura migliore ma a scapito delle prestazioni, mentre la banda a 5 GHz migliora le prestazioni a scapito della copertura. Se la sorgente e la destinazione sono vicine al punto di accesso wireless, con un numero relativamente basso di ostacoli tra di loro, non si dovrebbero riscontrare problemi utilizzando il Wi-Fi a 5GHz. Tuttavia, se la destinazione o la sorgente sono lontane dal punto di accesso wireless con ostacoli tra di loro, ad esempio su un piano diverso di una casa, allora il 2,4GHz può essere l’opzione più affidabile.

Riflessioni finali

Ove possibile, consigliamo di eseguire i backup utilizzando una rete cablata. Tuttavia, sapendo che questo non è sempre facile o possibile, quando si eseguono i backup tramite Wi-Fi è necessario assicurarsi che la sorgente e la destinazione del backup possano comunicare in modo stabile. Dalla selezione della banda Wi-Fi corretta alla verifica che le interferenze dei canali adiacenti non disturbino il segnale, si possono adottare misure per garantire che i backup vadano a buon fine e, in caso contrario, si possono utilizzare le procedure di risoluzione dei problemi sopra elencate per identificare e quindi correggere il problema.